ELISABETTA SALVATORI AL MUMU racconta Antonio Ligabue con “Delicato come una farfalla e fiero come un’aquila”
Continua la stagione di Spazio MUMU, con due mesi dedicati all’arte fra eventi dal vivo e una mostra collettiva.
Venerdì 25 ottobre una serata speciale dedicata a due grandi artisti solitari e umorali, fra l’orgoglio schivo, umbratile e “tutto pisano” di Giuseppe Viviani e la vita estrema di Antonio Ligabue, indomabile disadattato dell’arte italiana del Novecento, fra la Svizzera e le rive del Po.
Dalle ore 19 sarà aperta la mostra “Omaggi e miraggi per Giuseppe Viviani” con opere contemporanee dedicate e ispirate al “Principe di Boccadarno”.
Alle 20 apericena, su prenotazione 15 € (spettacolo incluso) direttamente online o inviando un messaggio al 371-6520416 (WhatsApp).
Alle ore 21 sarà presentato lo spettacolo di narrazione (offerta minima 7 €, senza prenotazione) “Delicato come una farfalla e fiero come un’aquila – il mondo libero di Antonio Ligabue” di e con Elisabetta Salvatori. L’autrice e attrice descrive così il suo lavoro: “raccontare di Ligabue non è solo raccontare di un artista folle, del suo rapporto con le due madri, quella naturale e quella adottiva, della sua solitudine, del suo soffrire la mancanza di una patria, del suo grande talento di pittore, ma diventa anche occasione per ricordare l’Italia e la Svizzera degli emigranti agli inizi del secolo scorso, le due guerre, la bassa Reggiana, il Po”.
Mentre si affermano le avanguardie artistiche e l’astrattismo Antonio dipinge le sue straordinarie storie di tigri e pollai, vivendo in povertà, sempre fiero della sua arte, prima derisa da molti e celebrata postuma.
Una parabola durissima e feroce, che porta all’estremo alcuni tratti della vita e dell’arte di Giuseppe Viviani, anche lui girovago e isolato, artefice di una ricerca del tutto personale e sganciata dalle correnti culturali del suo tempo, perennemente logorato da un senso di incomprensione del valore del suo talento, estremamente sensibile all’incanto invisibile della vita umile e quotidiana.
Nella mostra, fra gli omaggi, si trovano opere degli artisti più legati al Mumu, oltre a una selezione di incisioni a cura di Nicola Micieli, e – in anteprima assoluta – la video-installazione “Batter d’occhi” di Lorenzo Garzella, Serena Luluk Tonelli e Acquario della Memoria, con piccole animazioni delle opere di Viviani, presentate in un meccanismo audiovisivo di piccole attese e sorprese, un lavoro ispirato all’opera di video-arte “Cartes postales vidéo” (1984) di Robert Cahen.
Ingresso riservato ai soci MUMU/Entes (a Pisa anche ExWide a La Centrale), con tessera a 5 €, valida un anno.